Riforma dello Sport e Riforma del Terzo Settore: Le APS Iscritte al RUNTS e al RASD

La Riforma dello Sport: Un Cantiere Aperto

La riforma dello Sport è considerata un “cantiere aperto”. Il decreto anticipi ha esteso il termine per l’adeguamento degli statuti dal 31 dicembre al 30 giugno 2024.

Il Decreto D.lgs n. 120/2023

Questo decreto, entrato in vigore il 5 settembre 2023, ha definito meglio i rapporti tra la riforma del Terzo settore e quella dello Sport. Gli enti del Terzo settore possono includere nello statuto adottato le attività sportive come attività di interesse generale, permettendo l’iscrizione sia al RUNTS che al Registro delle attività sportive, beneficiando dei vantaggi fiscali di entrambe le riforme.

Implicazioni del Decreto Correttivo

Il decreto correttivo ha chiarito che, in caso di doppia iscrizione, non è necessario indicare la finalità sportiva dilettantistica nella denominazione o ragione sociale. Le norme della riforma dello Sport si applicheranno solo se compatibili con la riforma del Terzo settore del D.lgs. n. 117/2017.

Regime Speciale Forfettario e Associazioni Sportive Dilettantistiche

Dopo la piena attuazione della riforma del Terzo settore, le associazioni e società sportive dilettantistiche potranno applicare il regime speciale forfettario della L. n. 398/1991 solo se non iscritte sia al RAS che al RUNTS.

Art. 86 del D.lgs. n. 117/2017 e Nuovo Regime Forfettario

Questo articolo introduce un regime forfettario di determinazione del reddito, potenzialmente più favorevole del precedente, ma in attesa dell’approvazione della Commissione europea. È applicabile solo dalle Associazioni di promozione sociale e dalle Organizzazioni di volontariato.

Limiti per le APS di Minori Dimensioni

Le APS possono adottare questo regime solo se i ricavi commerciali non superano i 130.000 euro, o una soglia maggiore autorizzata dal Consiglio dell’Unione europea.

Influenza sulla Disciplina della Decommercializzazione dei Proventi

Gli enti associativi iscritti al RUNTS non potranno beneficiare della disciplina della decommercializzazione dei proventi secondo l’art. 148 del TUIR. Tuttavia, le APS “sportive” potranno godere di un regime quasi equivalente disciplinato dall’art. 85, comma 1 del D.lgs. n. 117/2017.

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